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illycaffè sostiene l’associazione no profit Seconda Chance

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L’impegno di illycaffè a operare responsabilmente, promuovendo il miglioramento della qualità della vita delle persone in modo sostenibile e duraturo si rafforza attraverso il sostegno a Seconda Chance, l’associazione no profit fondata nel 2022 da Flavia Filippi con lo scopo di creare un ponte tra il mondo delle carceri e le imprese.

Nella casa circondariale di Trieste si sono appena conclusi i primi corsi sul caffè, tenuti dagli insegnanti dell’Università del Caffè di illy nell’ambito del percorso di formazione sulle tecniche base di panificazione e pasticceria. Questa attività didattica, come quella che inizierà a marzo sulla pasticceria e caffetteria e ad altre ancora in via di definizione nell’area della ristorazione e dell’ospitalità, unisce le competenze di illycaffè e di Seconda Chance per contribuire alla crescita e l’inclusione sociale della popolazione in esecuzione penale.

Crediamo nell’importanza di offrire una seconda chance a chi ha perso la strada. Il reinserimento nella società non è scontato e purtroppo ci sono pregiudizi nei confronti di tutte le persone che la vita ha messo nell’angolo. È compito della collettività farsene carico e le aziende stesse, in quanto corpi sociali, devono dare il loro contributo. La formazione può rappresentare una via di uscita e di riscatto” commenta Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè .

Siamo sinceramente grati a illycaffè per il supporto e la fiducia che hanno riposto in Seconda Chance. È solo grazie a collaborazioni come queste che possiamo sperare di realizzare molte altre iniziative di successo, non solo in Friuli Venezia Giulia, ma anche oltre i confini regionali” spiega Flavia Filippi, Presidente di Seconda Chance.

La formazione costituisce un elemento imprescindibile per l’evoluzione individuale e sociale ed è ancora più cruciale per coloro che stanno intraprendendo un percorso di cambiamento della propria vita. Grazie alla possibilità di frequentare corsi di studio o di aggiornamento professionale, anche i detenuti acquisiscono nuove competenze in diversi settori, vivendo in modo più costruttivo la detenzione e ottenendo una possibilità di reinserimento in società una volta scontata la pena detentiva.

La casa circondariale di Trieste sta impostando il suo programma formativo su questo principio e su un attento monitoraggio dei settori in cui vi siano reali e concrete opportunità di reinserimento dei detenuti, come quello della ristorazione.

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