È la storica azienda triestina che importa caffe crudo Imperator Srl il primo e unico In-country Partner (ICP) italiano selezionato dal Coffee Quality Institute (CQI), realtà mondiale impegnata dal 1996 nel miglioramento della qualità del caffè e delle condizioni di coloro che lo producono.
Imperator Srl, eccellenza nel mondo del caffè verde, da tre generazioni si distingue nel settore per passione e competenza, offrendo caffè di alta qualità in tutto il mondo.
Questa nomina inizia un nuovo capitolo della storia dello Specialty Coffee in Italia e costituisce un’opportunità senza precedenti per gli appassionati, che potranno far certificare il proprio caffè da Q Graders qualificati direttamente presso l’azienda del Friuli Venezia GIulia la quale, in qualità di partner di CQI, sarà l’hub nazionale in cui sarà possibile valutare la qualità del caffè, sia arabica che robusta, secondo gli standard del CQI riconosciuti a livello internazionale.
Solo pochi centri nel mondo hanno il potere di conferire questa certificazione e grazie a questa nomina l’Italia avrà finalmente una sede ufficiale e un disciplinare preciso su cui basare il suo approccio allo specialty coffee.
“È un risultato straordinario per l’intero settore dello specialty coffee in Italia“, afferma Alberto Polojac, Q Arabica Instructor e Quality Manager di Imperator “Ora più che mai vi è la responsabilità di condurre l’industria del caffè in Italia verso una maggiore qualità e sostenibilità. Imperator è pronta a promuovere una cultura del caffè che rispetti la tradizione e l’innovazione, per guidare l’industria verso un futuro luminoso e ricco di novità.”
In tema di responsabilità e sostenibilità, spicca l’implementazione da parte dell’azienda di un nuovo sistema di controllo che, oltre all’analisi organolettica e alle informazioni estrinseche di uno specifico lotto, può includere anche il controllo del DNA per la specifica varietà di caffè: aggiornamento innovativo, sinonimo di una maggiore trasparenza e autenticità nel processo di certificazione, atto a fornire ulteriori garanzie sulla qualità e sull’origine del caffè specialty certificato. Elementi che in futuro andranno ad aggiungersi a quanto previsto dalle nuove norme EUDR in tema di tracciabilità e deforestazione.
Fonte: Horecanews.it