Home Caffè e Salute Blue Monday: perché una tazza di caffè fa la differenza

Blue Monday: perché una tazza di caffè fa la differenza

0

Gennaio, spesso descritto come un mese lungo, freddo e buio, rappresenta per molti un periodo di sfida emotiva, specialmente dopo l’euforia delle festività appena trascorse. Tuttavia, un rimedio semplice ed efficace potrebbe risiedere in una tazza di caffè.

La scienza continua a confermare i benefici del caffè, supportando il suo ruolo positivo nel contrastare stati d’animo negativi. Questo risulta particolarmente rilevante in giornate come quella di oggi il “Blue Monday”, il terzo lunedì di gennaio, che è associato a un calo di motivazione e a sentimenti di insoddisfazione, secondo l’equazione formulata dal professor Cliff Arnall, che attribuisce tale condizione alla combinazione di fattori come il freddo, il brutto tempo e la distanza dalle festività natalizie.

Un recente studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders (1), condotto su un campione di circa 188.000 persone per oltre 11 anni, ha messo in evidenza una correlazione tra il consumo di caffè e succhi di frutta non zuccherati – in alternativa alle bevande zuccherate – e una riduzione dei sintomi legati a ansia e depressione.
Non solo. L’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) ha raccolto sul tema una vasta letteratura che ha evidenziato come un consumo di circa 4 tazzine di caffè al giorno, pari a 240 ml e in linea con le raccomandazioni dell’EFSA (2), vedrebbe diminuire di circa il 4% il rischio di sviluppare sintomi depressivi  grazie alle proprietà psicostimolanti della caffeina (3). Questi risultati contribuiscono a rafforzare l’opinione positiva che gli scienziati hanno sui benefici del caffè non solo sulla salute fisica, ma anche su quella mentale: anche il 62% dei dietisti che nel 2022 hanno partecipato a una survey della European Federation of Associations of Dieticians (EFAD) realizzata in collaborazione con ISIC ha riconosciuto un’associazione positiva tra consumo di caffè e miglioramento dell’umore (5).

In questo lungo gennaio, saranno molti gli italiani a trovare conforto in una buona tazza di caffè, soprattutto nella giornata del “Blue Monday”. L’irrinunciabile rito del caffè, che unisce il Paese da Nord a Sud, stimola sentimenti e sensazioni positive che convincono i nostri connazionali a scegliere questa bevanda ogni giorno, giorno dopo giorno. Secondo l’indagine “Gli Italiani e il caffè”, realizzata da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè (6), il 77% lo considera uno dei piaceri della vita, mentre il 72% lo associa al divertimento. Per oltre un italiano su 5, la tazzina rappresenta un momento di allegria e spensieratezza, magari per rendere meno grigie anche le giornate più uggiose: per 8 su 10, infatti, il caffè è soprattutto un momento da condividere con amici e colleghi, tra una chiacchiera e l’altra.

“Quante volte ci è capitato di bere un caffè in una giornata storta e di sentirci subito meglio? È la scienza a confermare, ancora una volta, quanto il caffè abbia un effetto positivo sulla salute mentale e in particolare sul nostro umore”, dichiara Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè, che da oltre 30 anni riunisce le principali aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè oltre che i produttori di macchine professionali per l’Horeca e fornitori di attrezzatura. “Per noi italiani è un vero elisir di felicità, che scegliamo ogni mattina appena svegli e che ci accompagna come un rito durante tutta la giornata. Anche in giornate buie sotto tutti i punti di vista, come possono sembrarci quelle del mese di gennaio, possiamo affidarci al gusto e all’aroma del caffè per ritrovare il sorriso”.

Il Consorzio Promozione Caffè riunisce Aziende che forniscono, producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè oltre che i costruttori di macchine professionali per caffè e fornitori di attrezzature. Da oltre 30 anni il Consorzio è impegnato a promuovere un programma di educazione e informazione su caffè e caffeina e i loro effetti sulla salute, sulla base delle evidenze scientifiche pubblicate.

1 Xie, J., Huang, Z., Mo, Y., Pan, Y., Ruan, Y., Cao, W., Chen, Y., Li, Y., Li, K., Yu, D., & Deng, B. (2025). Ages-specific beverage consumption and its association with depression and anxiety disorders: A prospective cohort study in 188,355 participants. Journal of Affective Disorders, 371, 224-233. https://doi.org/10.1016/j.jad.2024.11.069.
2 Il consumo moderato di caffè può essere definito come 3–5 tazze al giorno, sulla base della Opinione Scientifica sulla sicurezza della caffeina dell’EFSA.
3  Torabynasab, K., Shahinfar, H., Payandeh, N., & Jazayeri, S. (2023). Association between dietary caffeine, coffee, and tea consumption and depressive symptoms in adults: A systematic review and dose-response meta-analysis of observational studies. Frontiers in Nutrition, 10, 1051444. https://doi.org/10.3389/fnut.2023.1051444.
4  Iranpour S, Sabour S. Inverse association between caffeine intake and depressive symptoms in US adults: data from National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) 2005-2006. Psychiatry Res. 2019 Jan;271:732-739. doi: 10.1016/j.psychres.2018.11.004. Epub 2018 Nov 23. PMID: 30791349.
5  European dietitians perspectives on coffee consumption, European Federation of the Associations of Dietitians (EFAD) member’s survey into current awareness and attitudes on coffee and health.
6  “Gli Italiani e il Caffè”, indagine condotta da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè a maggio 2023 su un campione di 1.011 intervistati 18-65enni statisticamente rappresentativi della popolazione.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

Exit mobile version