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Le riflessioni di Cristina Scocchia, ad di illycaffè, al Forum Ambrosetti

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Il Forum Ambrosetti di Cernobbio è stato il palcoscenico per un intervento di grande rilevanza per il settore caffeicolo italiano. Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè, ha tracciato un quadro articolato delle sfide che attendono sia l’Europa che il comparto del caffè, annunciando al contempo la strategia di crescita dell’azienda triestina.

Europa frammentata: i “dazi interni” frenano più di quelli americani

L’analisi di Scocchia parte da una considerazione strategica sulle sfide europee. In un contesto globale sempre più instabile e competitivo, l’Europa deve mettere in comune risorse e visione strategica per affrontare le grandi sfide contemporanee: autosufficienza energetica, difesa comune e innovazione tecnologica.

Secondo l’AD di illycaffè, serve una politica industriale strutturata per recuperare il terreno perso nelle nuove tecnologie e sostenere i settori tradizionali come quello del caffè.

La vera provocazione arriva quando Scocchia evidenzia un paradosso: “Ci preoccupiamo, giustamente, dei dazi introdotti dagli Stati Uniti ma la vera complessità è già dentro l’Europa”. Il confronto tra le regole di Spagna, Francia e Italia rivela normative “spesso sovrapposte, contraddittorie e diversificate tra Paesi, scoraggiando l’innovazione e la crescita”.

Un dato impressionante: la frammentazione normativa equivale a un dazio interno del 45% sui beni e 110% sui servizi.

Le priorità per rilanciare la competitività europea

Le proposte di Scocchia per il rilancio europeo sono concrete:

  • Ridurre il costo dell’energia e promuovere un approccio più equilibrato al Green Deal
  • Semplificare il quadro normativo e promuoverne l’armonizzazione
  • Allineamento fiscale come necessità, non lusso: “Se l’Europa è davvero seria riguardo alla costruzione di un vero mercato interno, l’allineamento fiscale non è un lusso: è una necessità”

La critica si estende alla concorrenza fiscale interna che ha permesso a Stati membri come Irlanda, Paesi Bassi e Lussemburgo di operare come paradisi fiscali di fatto, una situazione che “deve cessare”.

illycaffè contro la “stagnazione strategica”

L’approccio di illycaffè alle attuali difficoltà è riassunto in una filosofia chiara: “In salita si deve accelerare”. Per Scocchia, questo non è il momento di restare ferme in quella che definisce “stagnazione strategica”, ma il tempo di “affrontare le sfide con coraggio” e di “imprimere una spinta decisa al cambiamento”.

La strategia di illycaffè si concretizza in acquisizioni mirate:

  • Luglio 2025: acquisizione del controllo del distributore svizzero
  • Settembre 2025: annunciata l’acquisizione della maggioranza di Capitani, azienda italiana specializzata nella produzione di macchine per il caffè

Come ha spiegato Scocchia: Una tappa fondamentale nella nostra strategia di crescita. In un contesto macroeconomico sempre più complesso e sfidante, abbiamo deciso di continuare a investire nel made in Italy, nell’eccellenza e nell’innovazione, integrandoci a monte e valorizzando la filiera produttiva italiana.”

La “tempesta perfetta” del caffè: prezzi triplicati

Il mercato del caffè sta attraversando quella che Scocchia definisce una vera e propria “tempesta perfetta”. I dati sono allarmanti:

  • Prezzo del caffè verde: intorno ai 380 centesimi per libbra, tre volte la media storica
  • Cause multiple: dazi del 50% USA sulle importazioni brasiliane che riducono l’offerta (circa un terzo del caffè non tostato americano proviene dal Brasile)
  • Fattori climatici: danni da gelata nel Cerrado e mancanza di pioggia in Brasile
  • Stima riduzione raccolto brasiliano: 5-10% a causa del clima caldo e secco

Espresso italiano verso i 2 euro: scenario e tempistiche

L’impatto sui consumatori italiani è già evidente. Il costo medio della tazzina al bar è in forte crescita: +19% rispetto al 2021 e +3,4% rispetto al 2024, con grande disparità geografica: Benevento e Bolzano a circa 1,50 euro, Catanzaro a 1,00 euro.

La previsione più significativa arriva dal report del Centro studi di Unimpresa: il prezzo medio di una tazzina di caffè espresso al bar in Italia potrebbe raggiungere i 2 euro entro la fine del 2025.

Scocchia conferma la plausibilità di questo scenario, seppur “con tempistiche più lunghe (12-18 mesi)”, come già dichiarato dall’azienda l’anno scorso.

Italia: stabilità di governo come leva industriale

Sul fronte domestico, l’AD di illycaffè riconosce i progressi attuali del Paese: “La gestione prudente del bilancio pubblico sta dando i suoi frutti, l’occupazione è in crescita, il debito è sotto controllo e lo spread è sceso”.

Per la prossima manovra, Scocchia propone misure per sostenere la crescita industriale, con particolare attenzione a:

  • Riduzione del costo dell’energia, che “pesa come un macigno sulla competitività delle imprese”
  • Condizioni fiscali che favoriscano gli investimenti e riducano il costo del lavoro
  • Rafforzamento della competitività per stimolare l’export

Patrimonio pubblico: una risorsa da 45 miliardi

Una proposta innovativa riguarda la valorizzazione del patrimonio pubblico, stimato in circa 45 miliardi di euro. Nonostante le privatizzazioni delle componenti più redditizie, esiste “una vasta quota di immobili pubblici — spesso non censiti — gestiti dalle amministrazioni locali”.

La proposta di Scocchia è pragmatica: “Oggi una parte significativa di questi beni genera rendimenti prossimi allo zero, basterebbe che rendessero anche solo il 2% per imprimere una svolta significativa alle finanze pubbliche”.

L’intervento di Cristina Scocchia a Cernobbio delinea uno scenario complesso per il settore del caffè, ma anche una strategia chiara: investimenti, integrazione verticale e valorizzazione del made in Italy come risposta alle sfide globali.

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