Torniamo a Triestespresso Expo 2024, dove Fabio Russo ha intervistato per HorecaTv Roberto Nocera, Direttore Generale di La San Marco SpA che ai nostri microfoni ha presentato tutte le novità che l’azienda, eccellenza made in Italy e leader nel mondo nella produzione di macchine per il caffè, ha portato in fiera.
Due sono le novità “tecniche”, la prima riguarda il sistema Leva: La San Marco ha presentato il fiera la tecnologia Low Effort Leva (LEL), che consente al barista di effettuare lo stesso lavoro con il 30% in meno di forza, permettendo di mantenere un ritmo sostenuto nel lavoro con la macchina anche se non si ha particolare esperienza nel maneggiarla.
Altra novità è il Quick Discharge System (QDS), un’innovazione che perfeziona la fase finale di estrazione del caffè, riducendo al minimo la coda finale e consentendo al barista di effettere una seconda erogazione senza dover aspettare il riposizionamento in verticale della leva. Questo sistema può consentire in tal modo la realizzazione di un maggior numero di caffè.
La San Marco ha presentato inoltre a Trieste un nuovo modello di macchina da caffè, E.LUXURY, sintesi perfetta tra tradizione e innovazione con un’estetica unica e raffinata caratterizzata da una carrozzeria in acciaio e vetro temperato abbinata all’innovazione del funzionamento elettronico.
La macchina è dotata di tecnologia multiboiler con cui personalizzare la temperatura per ogni gruppo. Il pressure profiling consente inoltre la replica anche sulle macchine automatiche del sistema a leva, migliorando la qualità dell’estrazione, mentre l’algoritmo PID permette il controllo della temperatura.
In questa macchina i due parametri essenziali che determinano la qualità del caffè, temperatura e pressione, sono personalizzabili da ogni barista in modo molto semplice.
Presente inoltre la collezione di macinacaffè La San Marco – coperti da tre brevetti tecnici – composta da 14 modelli che vogliono rispondere ai bisogni di tutti i baristi del mondo e che consentono di personalizzare la macinatura.
Clicca sull’immagine e segui l’intervista a Roberto Nocera
