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Calendario Lavazza 2026: Alex Webb fotografa il rito del caffè e lo stile italiano

Per la prima volta nella sua storia, Lavazza porta il suo Calendario annuale ad Art Basel Miami Beach, uno degli appuntamenti fieristici più rilevanti al mondo per l’arte moderna e contemporanea. L’edizione 2026 segna un momento significativo per l’azienda torinese, che rafforza così la sua partnership come Official Partner della manifestazione americana.

La trentaquattresima edizione del progetto fotografico sviluppa il tema della campagna globale Pleasure Makes Us Human, esplorando gli aspetti distintivi della cultura italiana. La realizzazione è frutto della collaborazione tra l’agenzia Armando Testa per la direzione creativa e Alex Webb, uno degli street photographer più apprezzati della contemporaneità, membro della rinomata agenzia Magnum Photos, noto per la sua maestria nel gestire luce e colore.

«Siamo estremamente orgogliosi di essere Official Partner di Art Basel Miami Beach e partecipare a questo momento unico dove poter raccontare la nostra lunga relazione con il mondo dell’arte e della fotografia», dichiara Francesca Lavazza, Board Member del Gruppo. «L’arte contemporanea rappresenta un linguaggio universale capace di connettere sensibilità, culture e generazioni in ogni angolo del mondo. Attraverso le sue molteplici espressioni, essa ci invita a riflettere sulla complessità del presente, esaltandone la bellezza e rivelandone le contraddizioni. Lavazza, da sempre impegnata nella promozione della cultura, ha saputo intrecciare visione e responsabilità sociale in un percorso che valorizza l’arte come strumento di dialogo e trasformazione. In questo contesto, la partecipazione ad Art Basel Miami Beach costituisce una tappa significativa del nostro impegno nel sostenere e celebrare la creatività».

Webb tra tradizione estetica e contemporaneità del caffè

Il fotografo americano ha realizzato un itinerario personale attraverso l’Italia, toccando location caratteristiche ma lontane dalle cartoline turistiche. Il risultato sono dodici immagini mensili, più cover e back cover, che mostrano il caffè come fil rouge della socialità e del piacere quotidiano degli italiani.

«Ho sempre pensato che l’Italia avesse una certa tradizione estetica, che attraversa i secoli ed è viva ancora oggi. Una caratteristica che ho sempre percepito nella mia relazione con questo Paese», afferma Webb. Il fotografo ha individuato questa qualità camminando per le strade, osservando gli angoli urbani e la vita delle persone comuni. «Ho cercato di seguire la luce, i colori e i movimenti delle persone, catturando immagini che trasmettessero un certo livello di energia e risonanza. Come fotografo, tendo a vedere la bellezza, l’arte e il piacere anche nei piccoli gesti e nei momenti semplici, come bere caffè».

Il percorso fotografico tocca ambienti differenti: dalle rive di un lago dove giocano i bambini a un caffè cittadino teatro di pause inattese, da un laboratorio artigiano dove si lavora il gesso a una bocciofila animata da un gruppo particolare di sacerdoti. Il viaggio prosegue tra le case colorate di una località marina, il tavolo della trattoria per il pranzo quotidiano, l’interno di una barberia decorata in stile liberty, concludendosi con i festeggiamenti della processione per Santa Rosalia a Palermo. Tonalità calde e atmosfere estive caratterizzano l’intero progetto.

Il rito della tazzina come linguaggio universale

«Abbiamo voluto raccontare un viaggio nell’italianità, evitando ogni stereotipo. Lo abbiamo immaginato come un percorso in dodici tappe, ognuna espressione di un’umanità diversa, che ci ha permesso di esplorare in profondità le molteplici sfumature del piacere. Un concetto, quello del piacere, che appartiene da sempre al DNA di Lavazza. Così è nato un itinerario ideale attraverso un’Italia più autentica, concreta e sincera», sottolinea Michele Mariani, Executive Creative Director del Gruppo Armando Testa.

Le fotografie restituiscono quella dimensione rallentata della “vita dolce” dove la spontaneità emerge naturalmente. Gli incontri, la condivisione, le conversazioni attorno alla tavola, la pausa per il rito del caffè che interrompe il ritmo della giornata: momenti semplici ma preziosi che appartengono al patrimonio culturale italiano. Quest’anno la tazzina appare con particolare evidenza negli scatti, punteggiatura visiva che trasforma ogni istante in una piccola festa.

Non sorprende che il termine “espresso” sia riconosciuto internazionalmente come una specifica preparazione del caffè, testimonianza di quanto questa bevanda rappresenti un elemento identitario della cultura italiana esportato ovunque. «Il caffè è una scintilla, è sempre l’inizio di qualcosa. È un momento condiviso che si può raccontare ma si può anche assaporare. E, in questo caso, è un piacere fatto di piccoli gesti, legato alla spontaneità dell’essere italiani. Una spontaneità che è apertura e accoglienza», evidenzia Francesca Lavazza. «È un gesto che diventa più intimo quando si desidera un momento per sé, un tempo in cui ci si prende cura delle relazioni, della propria famiglia, dei propri amici. Rappresenta davvero un universo di relazioni che abbraccia tutto il mondo all’interno di una tazzina».

Tre decenni di narrazione visiva

Il Calendario Lavazza raggiunge la trentaquattresima edizione, confermando l’attenzione dell’azienda verso la fotografia d’autore e il contemporaneo. Nel corso degli anni ha coinvolto i maggiori fotografi del panorama internazionale, costruendo una narrazione per immagini che attraversa epoche e stili.

La scelta di Art Basel Miami Beach come palcoscenico rappresenta l’evoluzione naturale di un percorso nel mondo dell’arte che ha visto Lavazza collaborare con realtà prestigiose: la Triennale e il MUDEC di Milano, la Collezione Peggy Guggenheim, i Musei Civici di Venezia, il Guggenheim Museum di New York e il Centro Italiano Fotografia – Camera di Torino. Un’attività continuativa che posiziona Lavazza come promotrice non solo della cultura del caffè, ma anche di creatività e bellezza a livello globale.

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