lunedì, Dicembre 1, 2025
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Assemblea Comitato Italiano del Caffè: focus su normative e scenari di mercato

L'Italia è 2° produttore europeo di caffè con 430mila tonnellate: il futuro del comparto nell'assemblea del Comitato Italiano del Caffè di Unione Italiana Food.

Ha preso il via oggi a Firenze, nella cornice storica di Palazzo Pucci, l’Assemblea annuale del Comitato Italiano del Caffè di Unione Italiana Food. L’appuntamento, che si sviluppa in due giornate, affronta i dossier più critici per il comparto: il nuovo Regolamento imballaggi (PPWR), il Regolamento europeo sulla deforestazione (EUDR), il quadro normativo su contaminanti e pesticidi, la crisi delle materie prime e l’evoluzione dei prezzi, insieme alle direzioni europee sulla sostenibilità. Un momento di confronto tra le aziende più rappresentative del settore per analizzare trend di mercato e normative europee e internazionali.

Il Comitato Italiano del Caffè fa parte di Unione Italiana Food e rappresenta le principali realtà della torrefazione e delle imprese di servizi collegati, assicurando rappresentanza nei rapporti con le Istituzioni nazionali, europee e internazionali, con la Federazione Europea del Caffè e con le diverse componenti sociali. L’organizzazione riunisce più di 65 aziende, pari a circa l’80% del mercato nazionale.

Presieduto da Giuseppe Lavazza, il Comitato include grandi marchi e piccole-medie imprese fortemente radicate nei territori, tutte accomunate dalla capacità di portare nel mondo il valore e la qualità dell’espresso italiano. Nonostante la diversità per dimensioni e segmenti produttivi, queste realtà condividono valori, competenze ed esperienze che attraverso Unionfood si traducono in progetti comuni su temi strategici per il settore, tutelando al contempo le identità aziendali che costituiscono la ricchezza dell’Associazione.

I numeri del settore

L’Assemblea affronta questioni di rilevanza cruciale per un comparto che vanta numeri da record. Secondo le elaborazioni di Unione Italiana Food su dati Istat e NielsenIQ, l’Italia nel 2024 ha prodotto oltre 430mila tonnellate di caffè, tostato e solubile, posizionandosi come secondo Paese produttore di caffè tostato in Unione Europea e quinto produttore di caffè solubile a livello globale. Un grande risultato ottenuto grazie alle 1.000 torrefazioni d’eccellenza distribuite su tutta la Penisola, che hanno generato un fatturato di 5 miliardi di euro. Il programma dell’Assemblea include inoltre un convegno tecnico con Areté – The Agri-Food Intelligence Company, dedicato all’andamento della materia prima caffè.

792 tazzine all’anno per ogni italiano

Il caffè non è solo una bevanda, ma un rito sociale, identitario e culturale per gli italiani. Nel 2024, in Italia si sono consumate oltre 280mila tonnellate di caffè, con un consumo pro capite salito a 4,8 kg all’anno, che corrispondono a 792 tazzine di caffè espresso. Il consumo è prevalentemente domestico: di ogni 100 tazzine, il 72% si consumano tra le mura di casa, mentre il restante 28% deriva da consumi fuori casa, tra bar, ristoranti e hotel.

Considerando le tipologie di prodotto disponibili sul mercato, nel 2024 si registra un aumento del mono-porzionato a discapito del caffè macinato. Capsule e cialde hanno segnato una crescita a volume del 13%, passando dal 20,6% del 2023 al 24% del 2024, mentre il caffè macinato ha registrato un -6% a volume, scendendo dal 67,6% al 64%, pur rimanendo la scelta preferita degli italiani. Segue il caffè in grani con l’8% e chiude il caffè solubile con il 4%.

Import ed export

Nel 2024 il nostro Paese ha importato circa 655mila tonnellate di caffè, di cui oltre la metà proveniente dal Brasile e dal Vietnam. Parlando di varietà, la Robusta ha costituito un terzo delle importazioni e l’Arabica i due terzi.

Nell’ultimo anno l’Italia ha esportato 300mila tonnellate di caffè, di cui 5,7mila tonnellate di solubile e la restante parte di caffè tostato. Tra le destinazioni del caffè tostato, al primo posto c’è la Germania, al secondo la Francia e al terzo la Polonia. Seguono gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito. Per il caffè solubile la classifica cambia: sul podio figurano Francia, Filippine e Bulgaria, seguite da Spagna e Danimarca.

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